Calma piatta a giugno sul fronte dell’inflazione. Le stime preliminari diffuse dall’Istat indicano infatti un aumento dell’1,3% su base annua (lo stesso di maggio) e dello 0,1% su base mensile (a maggio la variazione era stata nulla). La crescita dell’indice è di nuovo dovuta soprattutto all’andamento dei prezzi dei Beni energetici (da +13,8% di maggio a +14,1%). L’inflazione acquisita per il 2021 è pari a +1,3% per quanto riguarda l’indice generale. “Anche a giugno i prezzi variano mediamente in modo trascurabile – commenta l’Ufficio Studi di Confcommercio – “e in questa fase non si palesano rischi concreti di una perdita di potere d’acquisto via effetto prezzi, anche se l’eventuale perdurare delle tensioni dal lato materie prime energetiche e dei costi di trasporto potrebbe condurre nei prossimi mesi a una significativa risalita dell’inflazione complessiva”.
Fatturati in calo e ritenute fiscali riducono la liquidità delle aziende
In tre mesi, nel periodo marzo/maggio 2024, gli investimenti nel settore dell’edilizia legati ai bonus edilizi, hanno registrato una contrazione nell’ordine del -17,4%. Ad aggravare la situazione delle aziende che lavorano nel comparto, l’incidenza delle ritenute...