Dopo la “fiammata” registrata a ottobre, nuova accelerazione dell’inflazione a novembre: +0,7% mensile e +3,8% annuo, il massimo da settembre 2008, mentre l’ “inflazione di fondo” è al top da marzo 2013. A crescere sono soprattutto i prezzi dell’energia (da +24,9% di ottobre a +30,7% a novembre), ma anche quelli degli alimentari e dei servizi di trasporto, secondo le stime preliminari Istat, cominciano a evidenziare tensioni. “I dati sull’inflazione, peggiori rispetto alle nostre stime, rappresentano un innegabile campanello d’allarme per la ripresa. La tendenza a variazioni dei prezzi al consumo nettamente superiori rispetto alle dinamiche registrate nell’ultimo decennio, erano già evidenti da prima dell’estate. Il fenomeno, che molti avevano visto come temporaneo, sta assumendo connotati che difficilmente potranno essere riassorbiti nel breve periodo”: questo il commento dell’Ufficio Studi di Confcommercio.

Pompe di calore, un 2024 in lieve calo
In un contesto generale di difficoltà per la manifattura italiana, il settore delle pompe di calore elettriche si conferma come il più resiliente a livello europeo, trainato da un mercato sempre più orientato verso soluzioni sostenibili e ad alta efficienza...