Di fronte a scenari economici e di settore sempre più caratterizzati da incertezze e nuove sfide, ANGAISA esprime forte preoccupazione per le future prospettive delle aziende che operano nel mezzogiorno. Oltre ad aver confermato il forte (e atteso) ridimensionamento dei bonus edilizi, la nuova legge di bilancio ha infatti anche formalizzato il termine della prima “decontribuzione Sud”, che aveva contribuito ad alleggerire il costo del lavoro per le aziende con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. I “nuovi incentivi per il rilancio occupazionale ed economico del Mezzogiorno” introdotti, risultano essere infatti meno attrattivi e incisivi. “A fronte di tassi sempre più elevati di disoccupazione giovanile e di NEET (non occupati e non in istruzione dai 15 ai 29 anni) con percentuali che sfiorano il 30% in regioni come Sicilia, Calabria e Campania – sottolinea il Presidente Maurizio Lo Re – ANGAISA chiede con urgenza l’adozione di misure che possano sostenere la competitività delle aziende meridionali e incentivare l’occupazione, a partire da quella giovanile. Per questo chiediamo al Governo di riattivare con Bruxelles un tavolo di confronto costruttivo, che possa favorire il pieno ripristino della decontribuzione Sud, anche a favore delle imprese con più di 250 dipendenti”.

Nel 2024 nuova flessione per gli impianti idrotermosanitari
Nel 2024 il segmento degli impianti idrotermosanitari negli edifici ha perso un altro 2% in termine di valore della produzione. Questo uno dei dati più significativi contenuti nell’11° Rapporto congiunturale e previsionale del CRESME, dedicato al mercato...