Il mese scorso Assotermica (Anima Confindustria) ha presentato i dati relativi alle rilevazioni statistiche per l’anno 2024. Rispetto allo stesso periodo del 2023 gli apparecchi ibridi factory made segnano una flessione del 64,7%, i pannelli solari termici del 36,3% e le pompe di calore per la sola produzione di acqua calda sanitaria del 22,7%.Tengono, invece, le vendite di caldaie murali, mentre si registra solo una flessione per le caldaie a basamento e le caldaie soffiate. Numeri positivi, infine, per bruciatori, +2,1%, e per gli scaldaacqua a gas, +13% in volume e +14% a valore. In alcuni casi le performance negative risentono dell’andamento altalenante degli incentivi di cui, dal 2025, non potranno più beneficiare le caldaie a condensazione. In ogni caso Assotermica non è soltanto sinonimo di caldaie, come ha sottolineato il Presidente Giuseppe Lorubio: “Se è vero che le caldaie rappresentano il cuore del nostro comparto, la maggior parte dei gruppi merceologici che rappresentiamo è focalizzato sulle tecnologie rinnovabili. Noi crediamo fermamente nell’efficienza energetica e nello sviluppo delle rinnovabili e abbiamo un ventaglio di soluzioni tecnologiche allineato a questo scenario evolutivo.”
ANGAISA chiede il ripristino della decontribuzione Sud
Di fronte a scenari economici e di settore sempre più caratterizzati da incertezze e nuove sfide, ANGAISA esprime forte preoccupazione per le future prospettive delle aziende che operano nel mezzogiorno. Oltre ad aver confermato il forte (e atteso) ridimensionamento...