Al CERSAIE il grido d’allarme della ceramica italiana

Nonostante i numeri da “tutto esaurito” che registra la nuova edizione del CERSAIE (il Salone Internazionale della Ceramica per l’Architettura e dell’Arredobagno, che si terrà a Bologna dal 26 al 30 settembre), con 140mila mq espositivi su 15 padiglioni, 624 espositori e 100mila visitatori attesi, è forte la preoccupazione del comparto produttivo per le conseguenze di una crisi energetica che sta mettendo in difficoltà l’intero settore. Nel presentare l’evento fieristico, il Presidente di Confindustria Ceramica Giovanni Savorani ha sottolineato: “Consumiamo 70 miliardi di metri cubi di gas, con un euro in più al metro cubo sono 70 miliardi. Per molte aziende del nostro settore, oggi il costo dell’energia supera il costo totale industriale delle piastrelle del 2019. Stiamo provando ad aumentare i prezzi, ma questo genera inflazione e quando si perde competitività, si perdono poi anche gli ordini e questo significa cassa integrazione, stipendi ridotti e un dramma per le famiglie, non solo per le imprese”.