Continua la crescita del disagio sociale

MANIFESTAZIONE NAZIONALE DEGLI UNIVERSITARI, STUDENTI DELLE SUPERIORI E RICERCATORI CONTRO LA RIFORMA MORATTI FOTO DI © GENNI/AG.SINTESI

Anche nel primo mese dell’anno è proseguita la tendenza al rialzo del Misery Index Confcommercio, che ha toccato quota 20,3 punti, sui livelli di giugno 2015, in aumento di 0,9 punti rispetto al mese precedente. E’ un risultato determinato, così come negli ultimi mesi, dalla crescita dei prezzi dei beni ad alta frequenza d’acquisto, soprattutto alimentari freschi e carburanti, passati dal -1,1% di marzo al +2,2%. Sempre a gennaio, invece, la disoccupazione estesa è rimasta stabile, risultato di una progressiva crescita delle componente ufficiale e di una riduzione di quelle relative alla CIG ed agli scoraggiati. Nel 2016 l’occupazione è salita di 293mila unità (+1,3% sul 2015), si tratta “del terzo anno consecutivo”, scrive l’Istat. Il tasso di occupazione è aumentato al 57,2% (+0,9%). L’aumento riguarda soltanto il lavoro alle dipendenze (1,9%, +323 mila) ed è concentrato tra i dipendenti a tempo indeterminato (+281 mila in confronto a +42 mila quelli a termine). Da sei anni, invece, prosegue l’Istituto di statistica, la diminuzione del numero di lavoratori indipendenti (-30 mila, -0,5%), anche nel 2016 dovuta quasi esclusivamente ai collaboratori. Per il secondo anno consecutivo cresce il lavoro a tempo pieno (+183 mila; +1,0%); continua ininterrottamente dal 2010 la crescita del tempo parziale, che nel 2016 è quasi esclusivamente di tipo volontario con la conseguente diminuzione dell’incidenza del part time involontario sul totale del lavoro a tempo parziale (62,6%, -1,3 punti). Dopo sette anni di aumento ininterrotto fino al 2014 e la forte diminuizione nel 2015, si assiste ad un leggero calo della stima dei disoccupati (-21 mila, -0,7%), dovuto ai primi due trimestri dell’anno. A ciò corrisponde un calo del tasso di disoccupazione di 0,2 punti (dall’11,9% del 2015 all’11,7 del 2016).