Costruzioni, pronti alla Fase 2

Siamo pronti e determinati a ripartire subito ed in sicurezza, lo dichiarano con un’unica voce tutte le Associazioni nazionali che rappresentano Il mondo delle costruzioni, oltre 600.000 aziende e 2.000.000 occupati, il 22% del PIL nazionale.

Le grandi e piccole imprese della produzione dei materiali da costruzione di arredamento e di finitura, la loro rete di distribuzione, le imprese del settore costruzioni dalle più grandi alle più piccole, insieme ai professionisti della progettazione e alle imprese che producono, commercializzano e noleggiano le macchine e i motori per i cantieri e ne garantiscono l’indispensabile assistenza tecnica, chiedono di ripartire al più presto possibile, già da questa settimana, perché hanno stabilimenti produttivi sicuri adeguati fin da subito alle nuove norme e pronti ad applicare i protocolli di gestione dell’emergenza che le diverse filiere stanno mettendo a punto, hanno negozi sicuri e adeguati per tornare a ricevere i clienti nel pieno rispetto di tutte le nuove norme comportamentali, hanno cantieri che possono lavorare in sicu­rezza grazie al protocollo sottoscritto dalle parti sociali nazionali lo scorso 24 marzo, declinate in norme comportamentali dall’Organismo nazionale bilaterale che si occupa specificamente ed esclusivamente della sicurezza e della salute del lavoro in edilizia.

Se riparte tutta la filiera delle costruzioni ci sarà una spinta sensibile alla ripartenza dell’intera economia italiana che sta rischiando, proprio a causa del fermo delle attività dovuto al covid-19, di perdere 9 punti di PIL.

C’è molto da fare nel nostro Paese, anche e soprattutto in questo momento: riparare e manutenere le strade che oggi sono più vuote, riqualificare e mettere in sicurezza le scuole che oggi sono chiuse, riqualificare sul piano energetico e strutturale il parco immobiliare e le periferie delle nostre città, intervenire e recuperare il dissesto idrogeologico dei territori.

Riapriamo i cantieri, mettendo al centro la salute e la sicurezza dei cittadini e degli addetti al settore, e cominciamo a lavorare per aiutare il Paese che non può permettersi una emergenza economica dopo quella sanitaria.

La filiera delle costruzioni può e vuole dare il suo contributo. Noi siamo pronti.

Firmato: ANGAISA, Federcomated, Federcostruzioni, Federmobili, Fme, Assoposa, Assodimi Assonolo, Harley Dikkinson.