Riviste al rialzo le previsioni di crescita del PIL

ECONOMIA ITALIA - SIMBOLICA ELABORAZIONE DI © LUIGI INNAMORATI/SINTESI

“Nel 2017 si prevede un aumento del Prodotto interno lordo pari all’1,5% in termini reali. Il tasso di crescita è in accelerazione rispetto a quello registrato nel 2016 (+0,9%)”. E’ la stima diffusa dall’ISTAT nelle “Prospettive per l’economia italiana”. L’Istituto, rispetto a maggio, ha così rivisto al rialzo le indicazioni su quest’anno, (che davano il Pil in aumento dell’1%). Si tratta della crescita annua più elevata dal 2010. Il dato è in linea con la stima del Governo (+1,5%). Il miglioramento del Pil è atteso proseguire su ritmi analoghi anche nel 2018 (+1,4%)”. Quanto alla disoccupazione, quest’anno il tasso è atteso in moderata diminuzione, dall’11,7% all’11,2%, anche se resterà ancora distante da quello della media dell’area euro. Il miglioramento del mercato del lavoro è stimato estendersi anche al 2018, con una ulteriore riduzione della disoccupazione (10,8%). Sia nel 2017 che nel 2018 i consumi delle famiglie forniranno un apporto rilevante alla crescita, mentre il contributo degli investimenti si rafforzerà a partire dal 2018. Lo si legge nel rapporto sulle prospettive per l’economia dell’Istat. L’aumento della spesa delle famiglie in termini reali è stimato in leggero rallentamento rispetto agli anni precedenti, con un incremento del +1,4% nel 2017 e del +1,3% nel 2018. La crescita dei consumi continuerebbe ad essere supportata dai miglioramenti del mercato del lavoro e del reddito disponibile, solo parzialmente limitati dal contenuto rialzo dei prezzi al consumo. Nella prima metà del 2017 è proseguito il rallentamento della crescita dei consumi delle famiglie. Dopo l’incremento più intenso registrato nel primo trimestre (+0,5% su base congiunturale), la spesa delle famiglie si è attestata su ritmi più moderati (+0,2% in T2) per effetto del contributo negativo delle componenti dei beni durevoli (-0,6%), semi-durevoli (-0,6%) e non durevoli (-0,2%), solo parzialmente controbilanciato dalla ripresa dei consumi di servizi (+0,6%). Nel secondo trimestre, la crescita dei consumi italiani è stata inferiore rispetto ai principali paesi europei, i quali hanno segnato un’accelerazione congiunturale ad eccezione della Germania; quest’ultima ha mantenuto un ritmo di crescita omogeneo (+0,8% e +0,7% rispettivamente in T1 e T2). Nel 2017, la spesa delle famiglie in termini reali è prevista in leggero rallentamento in Italia rispetto al 2016 (+1,4%), a fronte di una diminuzione del tasso di risparmio e del potere d’acquisto. La crescita della spesa è attesa proseguire con una intensità simile nel 2018 (+1,3%).