403 del 30.11.2016

Termovalvole. Contabilizzatori di calore verso la proroga al 15 aprile 2017.

La partita dei contabilizzatori di calore da installare sui caloriferi di tutti gli stabili con impianto centralizzato sta per essere riaperta: al ministero dello Sviluppo si sta ragionando su una proroga di qualche mese, legata alla “stagione termica”, quindi almeno sino al 15 aprile 2017 per gran parte d’Italia. Il termine attuale è fissato al 31 dicembre 2016 e lo scopo (di difficile raggiungimento senza una diagnosi energetica dell’edificio) è quello di far pagare le spese di riscaldamento in prevalenza in base al consumo effettivo nel singolo appartamento. A rivelare la possibilità è Giorgio Spaziani Testa, il presidente di Confedilizia, che il 23 novembre scorso a Genova, a margine di un convegno sulle locazioni organizzato da Vincenzo Nasini (Confedilizia Genova), si è mostrato ottimista sulla possibilità di una riapertura dei termini per i numerosissimi condòmini che non ce l’hanno fatta a fare i lavori prima dell’accensione del riscaldamento (che, in quasi tutta Italia, è stata il 15 ottobre scorso). Proprio le difficoltà causate dagli incredibili ritardi normativi (il decreto legislativo 141/2016 è uscito in Gazzetta a fine luglio) ha reso impossibile o molto difficile l’installazione di contabilizzatori, ripartitori e termovalvole. Di fatto, dopo le vacanze, restava poco più di un mese per regolarizzare gli impianti in base alle nuove norme e per capire i casi di esenzione. Così, anche se in parecchi casi sono state convocate le assemblee e deliberate le relative spese, è risultato estremamente complicato affidare i lavori a un’impresa: il tempo era troppo poco e le imprese si sono trovate sovraccariche di lavoro. Il rischio è rappresentato soprattutto dalle sanzioni a carico dei singoli condòmini (da 500 a 2.500 euro): in teoria i controlli dovrebbero partire dal 1° gennaio 2017, dato che il termine per l’installazione è il 31 dicembre di quest’anno. Ogni Agenzia regionale per l’ambiente (Arpa) dovrà attivarsi per le verifiche ma l’orientamento che sembra emergere (almeno nella notoriamente severa Regione Piemonte) è quello di una certa elasticità, se il condominio dimostra di essere stato nell’impossibilità oggettiva di aver adempiuto. Uno slittamento ufficiale, però, era stato chiesto da Confedilizia. Si erano mobilitati anche il Coordinamento delle associazioni della piccola proprietà insieme agli amministratori condominiali di Anaci. «La nostra richiesta – commenta soddisfatto Spaziani Testa – sembra essere stata accolta». Resta il problema di dove agganciare la proroga, considerato anche il timore di una sanzione Ue per la disobbedienza a una direttiva europea. «In realtà la legge di Bilancio è lo spazio adatto per un emendamento in questo senso – spiega Spaziani Testa – e del resto anche in Francia il riferimento per completare le installazioni è il 2017. Se si interpreta bene il testo della direttiva diventa possibile utilizzare almeno i primi mesi del 2017».
Fonte: Il Sole 24 Ore

403_20161130