Lieve frenata anche a dicembre per il disagio sociale. L’indicatore si è attestato su un valore stimato di 17,2, in diminuzione di due decimi di punto sul mese precedente. Secondo il direttore dell’Ufficio Studi Confcommercio, Mariano Bella, “il contenuto ridimensionamento dell’area del disagio sociale è sintesi di un rallentamento del tasso di crescita dei prezzi dei beni e servizi ad alta frequenza di acquisto e di una stabilizzazione della disoccupazione”. Le prime stime di gennaio indicano un incremento (+9,0% su base annua), a segnalare le difficoltà nel processo di rientro delle tensioni inflazionistiche. Secondo Bella, “le ripercussioni negative sulla domanda per consumi potrebbero accentuare la fragilità del quadro economico, con un rallentamento dell’economia nei primi mesi dell’anno e un deterioramento del mercato del lavoro. Il combinarsi di questi elementi potrebbe contribuire a mantenere l’area del disagio sociale su valori storicamente elevati anche nei primi mesi del 2023”.
Fatturati in calo e ritenute fiscali riducono la liquidità delle aziende
In tre mesi, nel periodo marzo/maggio 2024, gli investimenti nel settore dell’edilizia legati ai bonus edilizi, hanno registrato una contrazione nell’ordine del -17,4%. Ad aggravare la situazione delle aziende che lavorano nel comparto, l’incidenza delle ritenute...