Nel maggio scorso il “Misery Index Confcommercio” si è attestato a 16,5 punti, il livello più basso degli ultimi otto anni, in diminuzione di quattro decimi di punto rispetto ad aprile. Il miglioramento, tanto nel mese quanto nei primi cinque mesi dell’anno, è dipeso sia dal rallentamento dell’inflazione per i beni e i servizi ad alta frequenza d’acquisto (+1% su base annua, in rallentamento rispetto all’1,1% di aprile), sia da un miglioramento della disoccupazione (al 9,9%). Ma, sottolinea l’Ufficio Studi di Confcommercio, “la presenza di un contesto congiunturale sostanzialmente stagnante, i cui effetti potrebbero trasferirsi a breve sul mercato del lavoro, determina molte incertezze sulla possibilità che questo processo prosegua anche nella seconda parte del 2019”.

Il nuovo rapporto CRESME sul mercato dell’impiantistica
Martedì 6 maggio CRESME, in collaborazione con ANGAISA, ANIMA ASSOTERMICA, ANIMA ASSOCLIMA e Mostra Convegno Expocomfort presenterà l’11° Rapporto annuale “Il mercato dell’installazione degli impianti in edilizia in Italia 2024-2027”. L’evento si terrà a Milano presso...