Nel 2022 il Pil crescerà del 2,1%, con l’inflazione al 6,5% e i consumi a +2%, mentre nel 2023 salirà del 2,4%, con inflazione al 2,9% e consumi a +2,7%. Sono le più recenti previsioni dell’Ufficio Studi di Confcommercio, contenute nello studio “Economia e consumi in Italia: 2022-2023” presentato nell’ambito del Forum “I protagonisti del mercato e gli scenari per gli anni 2000”. Premesso che si tratta di previsioni che “si basano sull’ipotesi di distensione, entro la prossima estate, tanto degli impulsi sulle materie prime energetiche quanto, più in generale, delle caratteristiche del quadro geopolitico” e che, evidentemente, “una maggiore estensione temporale del conflitto, peggiorerebbe il quadro macroeconomico internazionale, europeo e italiano”, l’Ufficio Studi sottolinea che “siamo di fronte all’erosione di tutto il trascinamento favorevole ereditato dal 2021”: la crescita, dunque, “è tutta da costruire da oggi alla fine dell’anno”.
Fatturati in calo e ritenute fiscali riducono la liquidità delle aziende
In tre mesi, nel periodo marzo/maggio 2024, gli investimenti nel settore dell’edilizia legati ai bonus edilizi, hanno registrato una contrazione nell’ordine del -17,4%. Ad aggravare la situazione delle aziende che lavorano nel comparto, l’incidenza delle ritenute...