In Italia sarebbero alcuni milioni gli edifici da riqualificare entro il 2033. È quanto prevede la proposta di direttiva europea sull’efficientamento energetico degli immobili, attualmente in fase di perfezionamento. La proposta della Commissione prevede rilevanti interventi di riqualificazione energetica che andrebbero a interessare soprattutto gli edifici meno efficienti e più “energivori”. Gli immobili residenziali dovranno raggiungere la classe energetica E entro il 2030 e la classe D entro il 2033. Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, in un articolo pubblicato dal Sole 24 Ore, ha precisato che comunque “sarà il Governo italiano e nessun altro a decidere tempi e modi per rendere sostenibile il patrimonio immobiliare del nostro Paese. Gli Stati rimangono liberi di definire la traiettoria nazionale con cui conseguire un obiettivo comune” e nella stesura della direttiva “nessun obbligo di ristrutturazione degli edifici esistenti è previsto al 2030, anno dal quale solo gli edifici residenziali di nuova costruzione dovranno essere a emissioni zero, mentre per gli edifici residenziali esistenti l’orizzonte temporale sarà quello del 2050”.

Pompe di calore, un 2024 in lieve calo
In un contesto generale di difficoltà per la manifattura italiana, il settore delle pompe di calore elettriche si conferma come il più resiliente a livello europeo, trainato da un mercato sempre più orientato verso soluzioni sostenibili e ad alta efficienza...