In Italia sarebbero alcuni milioni gli edifici da riqualificare entro il 2033. È quanto prevede la proposta di direttiva europea sull’efficientamento energetico degli immobili, attualmente in fase di perfezionamento. La proposta della Commissione prevede rilevanti interventi di riqualificazione energetica che andrebbero a interessare soprattutto gli edifici meno efficienti e più “energivori”. Gli immobili residenziali dovranno raggiungere la classe energetica E entro il 2030 e la classe D entro il 2033. Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, in un articolo pubblicato dal Sole 24 Ore, ha precisato che comunque “sarà il Governo italiano e nessun altro a decidere tempi e modi per rendere sostenibile il patrimonio immobiliare del nostro Paese. Gli Stati rimangono liberi di definire la traiettoria nazionale con cui conseguire un obiettivo comune” e nella stesura della direttiva “nessun obbligo di ristrutturazione degli edifici esistenti è previsto al 2030, anno dal quale solo gli edifici residenziali di nuova costruzione dovranno essere a emissioni zero, mentre per gli edifici residenziali esistenti l’orizzonte temporale sarà quello del 2050”.
Pompe di calore e costi di installazione, il survey irlandese
Un nuovo sondaggio condotto da Fuels for Ireland e da Alliance for Zero Carbon Heating ha rivelato che il costo per installare una pompa di calore rappresenta un deterrente per il 61% delle famiglie irlandesi. Due terzi degli intervistati non hanno intenzione di...