Dopo l’exploit post pandemico, il mercato immobiliare italiano deve fare i conti con uno scenario nuovamente avverso. Il protrarsi della guerra, da una parte, e la severità delle misure di politica monetaria decise dalla BCE, dall’altra, concorrono a delineare un quadro tutt’altro che favorevole. È quanto risulta dall’analisi contenuta nel nuovo Osservatorio sul Mercato Immobiliare di Nomisma che – oltre a fornire una precisa fotografia del contesto macroeconomico e un quadro completo del panorama italiano – analizza l’andamento del settore immobiliare in 13 mercati intermedi (Ancona, Bergamo, Brescia, Livorno, Messina, Modena, Novara, Parma, Perugia, Salerno Taranto, Trieste e Verona). L’istituto di ricerca prevede una flessione delle compravendite pari a -14,6% e una diminuzione dei nuovi mutui a doppia cifra (-18% annuo). Nel suo intervento, Lucio Poma, Capo Economista di Nomisma, ha messo in evidenza i temi che sintetizzano quanto accaduto nell’ultimo periodo: la recessione mancata dell’Italia, il crollo dei prezzi energetici, l’inefficacia della politica monetaria varata dalle banche centrali e le aspettative ancora in mare aperto; “nonostante le voci che si rincorrevano dall’inizio del 2022, l’Italia oggi non è in recessione e, superando le stime del Fondo Monetario, ha chiuso il 2022 con una crescita del PIL del 3,9%, più della Cina, degli Stati Uniti e della Germania. Siamo, inoltre, in una fase caratterizzata da un calo dei prezzi dell’energia e delle materie prime, ma le banche centrali, strette fra la crescita dell’inflazione e i buoni numeri dell’occupazione, hanno aumentato il costo del denaro e i tassi di interesse, adottando una politica monetaria restrittiva. Un atteggiamento che rende instabili le aspettative, come vediamo ogni giorno dalle oscillazioni delle Borse”.

Direttiva Case Green, quanto costerà ristrutturare?
Un recente report di S&P Global Ratings evidenzia che migliorare l’efficienza energetica di un appartamento medio può comportare costi significativi. Entro il 2030, la spesa annuale stimata per l’Unione Europea dovrebbe ammontare a circa 76 miliardi di euro, se si...