“Il rischio che l’apprensione degli operatori si trasferisca sugli indicatori di fiducia di famiglie e imprese è concreto, anche se la capacità di reazione dimostrata nell’ultimo biennio non fa escludere possa trattarsi di effetti destinati a risolversi in breve tempo” – è quanto evidenziato dall’Osservatorio sul Mercato Immobiliare – Marzo 2022 di Nomisma, presentato il 23 marzo. Il riferimento è ovviamente alle conseguenze delle sanzioni adottate dai maggiori Paesi occidentali nei confronti della Russia dopo l’invasione dell’Ucraina. Secondo la Società bolognese “l’entità del ridimensionamento atteso è ancora difficile da quantificare, ma il palpabile attendismo di queste settimane prevedibilmente si tradurrà in una perdita in termini di crescita del PIL non limitata a qualche decimo di punto percentuale”. Nomisma avverte come “nonostante il settore residenziale abbia recentemente dimostrato una straordinaria capacità reattiva, il secondo shock in meno di un biennio, non accompagnato da un adeguato dispiegamento di risorse finanziarie aggiuntive e da una politica monetaria marcatamente accomodante, potrebbe determinare un nuovo ridimensionamento”. Il 2021 è stato caratterizzato da un incremento del +34% delle compravendite, rispetto al 2020, in ambito residenziale. A questo dato si accompagna la rilevazione di una risalita dei prezzi anche nelle città intermedie (+1,2% su base annua per le abitazioni usate, +1,7% per quelle nuove). Di questo beneficio hanno goduto in primis le localizzazioni periferiche e di provincia, in ragione di uno spostamento di interesse di una quota significativa di domanda.

Il nuovo rapporto CRESME sul mercato dell’impiantistica
Martedì 6 maggio CRESME, in collaborazione con ANGAISA, ANIMA ASSOTERMICA, ANIMA ASSOCLIMA e Mostra Convegno Expocomfort presenterà l’11° Rapporto annuale “Il mercato dell’installazione degli impianti in edilizia in Italia 2024-2027”. L’evento si terrà a Milano presso...