Nel 2021 le famiglie residenti in Italia hanno speso in media ogni mese 2.437 euro, un dato in ripresa (+4,7%) rispetto al 2020, che se depurato dalla crescita dell’inflazione si attesta al +2,8%. Un incremento che non basta a compensare il crollo del 2020, visto che rispetto al 2019 c’è un calo in valori correnti del 4,8%. È quanto stima l’Istat nel report “Le spese per i consumi delle famiglie” nel 2021. L’Istituto di statistica sottolinea che lo scorso anno le famiglie hanno scelto di risparmiare su viaggi e vacanze, abbigliamento e calzature, carburanti. Lo hanno fatto rispettivamente il 62,4% (percentuale che sale addirittura al 69,8% nel Mezzogiorno), il 52,7% e il 31,2%. L’incremento della spesa delle famiglie è diffuso su tutto il territorio nazionale, ad esclusione delle Isole. La crescita è più forte al Nord (+7% il Nord-Ovest e +4,4% il Nord-Est), seguito dal Sud (+3,9%) e dal Centro (+3,1%). Superiori alla media nazionale sono i dati del Nord-Ovest (2.700 euro), del Nord-Est (2.637 euro) e del Centro (2.588 euro), inferiori quelli delle Isole (2.012 euro) e del Sud (1.971 euro). Le regioni con la spesa media mensile più elevata sono Trentino-Alto Adige (2.950 euro) e Lombardia (2.904 euro), cui fanno da contraltare Calabria e Puglia con, rispettivamente, 1.915 e 1.808 euro mensili.
Fatturati in calo e ritenute fiscali riducono la liquidità delle aziende
In tre mesi, nel periodo marzo/maggio 2024, gli investimenti nel settore dell’edilizia legati ai bonus edilizi, hanno registrato una contrazione nell’ordine del -17,4%. Ad aggravare la situazione delle aziende che lavorano nel comparto, l’incidenza delle ritenute...