Come era stato ampiamente preannunciato, il 2023 si è chiuso con il “segno meno”. Un dato atteso, considerando l’impossibilità di utilizzare sconto in fattura e cessione del credito per i bonus edilizi e la perdita di potere d’acquisto delle famiglie, complice la spirale inflattiva che ha interessato buona parte del 2023 e che solo negli ultimi mesi ha perso intensità. Questi i dati di consuntivo dell’Osservatorio Vendite ANGAISA, aggiornati al mese di dicembre 2023. In realtà dicembre, grazie al “colpo di coda” del superbonus (con la deadline delle spese per interventi incentivati al 110% fissata al 31.12.23) ha fatto registrare un contenuto incremento dei fatturati, pari al +2,10%, rispetto a dicembre 2022. Tutte le previsioni dei principali istituti di ricerca sono però concordi nel prospettare, per il 2024, scenari di ulteriore decrescita e di ridimensionamento “strutturale” dell’edilizia e dei comparti collegati. Le previsioni dell’Osservatorio Economico-Finanziario ITS ANGAISA ipotizzano per il 2024 una flessione pari al -11,08%, con il mantenimento del margine di intermediazione commerciale su valori superiori al 29%. Per informazioni: mercato@angaisa.it
Fatturati in calo e ritenute fiscali riducono la liquidità delle aziende
In tre mesi, nel periodo marzo/maggio 2024, gli investimenti nel settore dell’edilizia legati ai bonus edilizi, hanno registrato una contrazione nell’ordine del -17,4%. Ad aggravare la situazione delle aziende che lavorano nel comparto, l’incidenza delle ritenute...