L’attesa frenata del mercato si è concretizzata. Dopo aver ancora beneficiato dell’onda lunga dei bonus edilizi, già il mese di febbraio (+1,32%) aveva fatto registrare un brusco ridimensionamento delle percentuali di crescita dei fatturati che ci eravamo abituati a vedere a doppia cifra. L’elaborazione dei dati relativi al mese di marzo evidenzia, per la prima volta dal periodo della pandemia, un sia pur lieve decremento, pari al -0,76% rispetto a marzo 2022. Il primo trimestre 2023 ha chiuso a sua volta con un +3,25% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nel commentare le ultime rilevazioni, il Presidente ANGAISA Maurizio Lo Re ha sottolineato: “Purtroppo si sta verificando quanto avevamo previsto. È un ridimensionamento fisiologico, che non ci deve preoccupare troppo. Anche perché il settore potrà contare nei prossimi anni sul volàno eccezionale rappresentato dai nuovi programmi di riqualificazione energetica degli edifici, previsti dalla direttiva europea Case green”.

Pompe di calore, un 2024 in lieve calo
In un contesto generale di difficoltà per la manifattura italiana, il settore delle pompe di calore elettriche si conferma come il più resiliente a livello europeo, trainato da un mercato sempre più orientato verso soluzioni sostenibili e ad alta efficienza...