ANGAISA ha commentato, in un comunicato stampa diramato nei giorni scorsi, i dati più recenti relativi alla crescita delle compravendite che sta caratterizzando il mercato immobiliare e al clima di instabilità che sta frenando gli investimenti delle famiglie sul “bene casa”. Da una parte si torna a vedere negli immobili una potenziale assicurazione dei propri risparmi rispetto all’inflazione e alla perdita del potere d’acquisto (una tendenza testimoniata dall’andamento positivo del mercato nelle grandi città e anche in molti capoluoghi di provincia). Dall’altra, il mercato sconta la progressiva riduzione dei bonus edilizi e l’assenza di concrete prospettive di rilancio per il comparto costruzioni nel suo complesso. “Viviamo un momento di incertezza che non favorisce gli investimenti per la ristrutturazione degli immobili. Comprendiamo e condividiamo l’esigenza di salvaguardare l’equilibrio finanziario e la tenuta dei conti pubblici, ma è necessario che venga nuovamente potenziato il sistema degli incentivi, soprattutto a favore delle famiglie che non hanno sufficiente capienza fiscale”, sottolinea il Presidente nazionale di ANGAISA, Maurizio Lo Re. “Nel 2025 gli investimenti nel rinnovo residenziale sono destinati a subire una forte flessione e questo comporterà inevitabilmente minor gettito fiscale per le casse dello Stato. Ma il pericolo è che si faccia ricorso all’evasione e al sommerso. Da una parte, la possibilità di ottenere una detrazione fiscale contenuta e da spalmare oltretutto su dieci anni; dall’altra un risparmio immediato e potenzialmente molto più consistente… È un rischio che va assolutamente scongiurato”.
Migliorano le prestazioni energetiche degli edifici italiani
Nel 2024 il patrimonio edilizio italiano compie un passo avanti significativo sul fronte dell’efficienza energetica. Gli edifici residenziali più performanti – appartenenti alle classi A4-B – raggiungono il 20% del totale, mentre quelli meno efficienti (classi F-G)...









