A giugno continua a scendere la fiducia delle imprese, al livello più basso dallo scorso dicembre (da 108,6 a 108,3), mentre quella dei consumatori – dopo lo stop di maggio – riprende a salire, raggiungendo il valore massimo da febbraio 2022 (da 105,1 a 108,6). Sono queste, in estrema sintesi, le tendenze principali che emergono dalla rilevazione mensile Istat. Per quanto riguarda i consumatori, migliorano tutte le serie che compongono l’indice di fiducia, tranne i giudizi sull’opportunità di risparmiare nella fase attuale. Quanto ai quattro indicatori calcolati mensilmente a partire dalle stesse componenti, il clima economico e quello futuro aumentano decisamente (rispettivamente da 119,8 a 127,6 e da 112,6 a 118,4), mentre il clima personale e quello corrente crescono in modo più contenuto passando, rispettivamente, da 100,1 a 102,2 e da 100 a 102. Passando alle imprese, l’indice cala in tutti i comparti tranne che nelle costruzioni, con il comparto manifatturiero che scende da 101,2 a 100,3, i servizi di mercato da 104 a 103,7 e il commercio al dettaglio da 111,4 a 110,5.

Pompe di calore, un 2024 in lieve calo
In un contesto generale di difficoltà per la manifattura italiana, il settore delle pompe di calore elettriche si conferma come il più resiliente a livello europeo, trainato da un mercato sempre più orientato verso soluzioni sostenibili e ad alta efficienza...