Resta stabile a luglio l’indice del clima di fiducia dei consumatori. E’ la stima dell’Istat, che per il mese in corso registra livelli analoghi a quelli di giugno (da 116,2 a 116,3); anche per l’indice composito del clima di fiducia delle imprese si stima una sostanziale stabilità (da 105,5 a 105,4). La stazionarietà dell’indice di fiducia dei consumatori – spiega l’istituto di statistica – riflette dinamiche eterogenee delle componenti: la componente economica e quella futura registrano un calo (da 142,8 a 141,7 e da 122,4 a 121,0 rispettivamente); invece, il clima personale e quello corrente, dopo la diminuzione degli ultimi tre mesi, tornano ad aumentare (da 107,1 a 107,8 e da 111,8 a 113,3). Per le imprese, segnali negativi provengono dal settore dei servizi e del commercio al dettaglio dove l’indice diminuisce, rispettivamente, da 107,8 a 106,0 e da 103,9 a 102,6; l’indicatore rimane stabile nel settore manifatturiero (a quota 106,9) e aumenta nelle costruzioni (da 132,9 a 139,9). Per quanto riguarda le componenti dei climi di fiducia, nel comparto manifatturiero peggiorano i giudizi sugli ordini per il secondo mese consecutivo mentre migliorano le attese sulla produzione; le scorte sono giudicate in decumulo rispetto al mese scorso.
Fatturati in calo e ritenute fiscali riducono la liquidità delle aziende
In tre mesi, nel periodo marzo/maggio 2024, gli investimenti nel settore dell’edilizia legati ai bonus edilizi, hanno registrato una contrazione nell’ordine del -17,4%. Ad aggravare la situazione delle aziende che lavorano nel comparto, l’incidenza delle ritenute...