Con il disegno di legge di Bilancio 2026, che dovrebbe approdare in Consiglio dei ministri a metà ottobre, il Governo intende rinnovare per tutto il 2026 le aliquote del 50% e del 36% relative ai bonus edilizi per ristrutturazioni e interventi di efficientamento energetico. La misura punta a prolungare di dodici mesi l’attuale regime: senza questa proroga, infatti, a partire dal 1° gennaio 2026 le aliquote si ridurrebbero automaticamente al 36% per le abitazioni principali e al 30% per le seconde case. La prossima legge di bilancio consentirebbe quindi di mantenere l’attuale assetto per bonus ristrutturazioni (art. 16-bis del TUIR) ed ecobonus (art. 14 del DL 63/2013). Per usufruire dei bonus edilizi 2026 con aliquota al 50%, il contribuente dovrà risultare proprietario dell’immobile o titolare di un diritto reale di godimento e dovrà avere la residenza anagrafica nell’abitazione su cui vengono effettuati i lavori. Per le seconde case e per gli immobili non destinati a residenza principale — inclusi quelli dati in locazione o in comodato d’uso — continuerà invece ad applicarsi la detrazione ridotta al 36%. Il tetto massimo di spesa resterebbe invariato a 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare, con una detrazione Irpef da suddividere in dieci rate annuali di uguale importo. Ancora in forse la proroga del bonus mobili, i cui incentivi andrebbero a scadere a fine anno.
Migliorano le prestazioni energetiche degli edifici italiani
Nel 2024 il patrimonio edilizio italiano compie un passo avanti significativo sul fronte dell’efficienza energetica. Gli edifici residenziali più performanti – appartenenti alle classi A4-B – raggiungono il 20% del totale, mentre quelli meno efficienti (classi F-G)...









