L’UE lancia la rivoluzione dell’IVA

19/01/2018Consulenza e Normative

L’Europa prepara la rivoluzione dell’IVA. Dopo l’approvazione, a inizio dicembre, della direttiva che aggiorna le regole sulle vendite intracomunitarie digitali, il 18 gennaio il commissario all’Economia Pierre Moscovici ha presentato le proposte sulla flessibilità delle aliquote nazionali all’interno di una nuova “gabbia” di riferimento. La semplificazione passa in sostanza dalla fissazione di aliquote il più possibile armoniche nell’area dei 27, con la possibilità per gli Stati membri di agire comunque su alcune categorie di prodotti ad aliquota ribassata, e di allargare l’area delle esenzioni per le piccole imprese – con lo scopo di consentire una migliore competitività delle micro aziende. Nel progetto Moscovici, oltre all’aliquota standard non inferiore al 15%, gli Stati membri potranno scegliere due aliquote ridotte, comprese tra il 5% e l’aliquota base, in aggiunta a una esenzione IVA (o “tasso zero”) ed un secondo scaglione ultra-agevolato con aliquota inferiore a quella già ridotta. L’attuale complesso elenco di beni e servizi a cui possono essere applicate aliquote ridotte sarà abolito e sostituito da un nuovo elenco di prodotti su cui l’aliquota standard nazionale andrà applicata obbligatoriamente (come armi, bevande alcoliche, giochi d’azzardo e tabacco). Le politiche di agevolazione sull’IVA – che è un tributo comunitario – dovranno comunque garantire che l’aliquota media ponderata nazionale sia almeno del 12 per cento. La partita della lotta all’evasione comunitaria dell’IVA/Vat (value added tax) si gioca comunque su almeno altri due tavoli. Il primo è la riforma dell’IVA sull’e-commerce, che andrà a regime tra l’anno prossimo e il 2021, con la semplificazione dell’imposta da applicare (sarà in sostanza quasi sempre quella del Paese di destinazione del bene/servizio). Fonte: Sole24Ore

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