Una ripresa faticosa, tra poche luci e molte ombre

05/20/2022Mercato

L’atmosfera di incertezza continua a caratterizzare lo scenario economico anche a fronte di alcuni segnali di risveglio soprattutto nel comparto dei servizi, il turismo in particolare. Segnali che però come ha sottolineato il direttore dell’Ufficio Studi, Mariano Bella, presentando i dati della Congiuntura Confcommercio di maggio, rischiano di essere depotenziati dall’alto livello dell’inflazione. “Allo stato attuale – ha osservato Bella – le famiglie confermano l’orientamento al recupero di livelli di consumo e di stili di vita precedenti alla pandemia, con una parte della spesa sostenuta dai risparmi accumulati nel 2020 e, in parte, nel 2021”. Nel confronto con aprile 2021, l’Indicatore Confcommercio registra una variazione del +13,1%, sintesi di una crescita del +68,3% per i servizi e del +0,7% per i beni. Rispetto allo stesso mese del 2019 la domanda, nel complesso, è ancora mediamente inferiore del 10,4% in termini reali. “Se le stime preliminari indicano un calo del PIL nel primo trimestre (-0,2% mensile) più contenuto rispetto alle attese, la stasi registrata dalla produzione industriale a marzo, dopo il rimbalzo di febbraio, e le prime indicazioni di un calo ad aprile, portano a guardare con una certa prudenza all’evoluzione nei mesi primaverili, nonostante i progressi registrati nel primo trimestre sul versante dell’occupazione”. “In base alle nostre stime, infatti – ha aggiunto Bella – anche a maggio il PIL è in contenuto ridimensionamento (-0,4% su aprile), valore che comporterebbe una variazione su base annua del 3,7%”. Per quel che riguarda l’inflazione, “dopo il rallentamento registrato ad aprile, determinato in larga parte dall’adozione di misure fiscali di contenimento dei prezzi al consumo dei beni energetici, è attesa mostrare nel mese di maggio una nuova accelerazione. Rispetto ad aprile si stima un incremento dello 0,4%, con una variazione del 6,6% su base annua”.

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