Sono stati diffusi nei giorni scorsi i dati del nuovo rapporto mensile ABI (Associazione Bancaria Italiana). Dai dati al 31 gennaio 2018, emerge che i prestiti a famiglie e imprese sono in crescita su base annua del +1,8%, proseguendo la positiva dinamica complessiva del totale dei prestiti in essere (il tasso di crescita annuo risulta su valori positivi da due anni). Sulla base degli ultimi dati ufficiali, relativi a fine 2017, si conferma inoltre la crescita del mercato dei mutui. L’ammontare totale dei mutui in essere delle famiglie registra una variazione positiva del +3,2% rispetto a fine 2016 (quando già si manifestavano segnali di miglioramento). Minimo storico per il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese risulta pari a 1,45%, era 1,50% il mese precedente (5,48% a fine 2007). A gennaio 2018, i tassi di interesse applicati sui prestiti alla clientela si collocano su livelli molto bassi: il tasso medio sul totale dei prestiti è pari al 2,69%, minimo storico (2,69% anche il mese precedente e 6,18% prima della crisi, a fine 2007). Le sofferenze nette (cioè al netto delle svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse) a fine 2017 si sono attestate a 64,4 miliardi di euro; un valore in diminuzione rispetto ai 65,9 miliardi del mese precedente e in forte calo rispetto al dato di dicembre 2016 (86,8 miliardi). In un solo anno si sono quindi ridotte del 25,8%. In particolare, la riduzione è di quasi 24,5 miliardi rispetto al livello massimo delle sofferenze nette raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi).
Fatturati in calo e ritenute fiscali riducono la liquidità delle aziende
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