Una ventina di imprese del settore impiantistico iscritte alla CNA hanno avviato un’azione legale nei confronti di Amazon per concorrenza sleale, chiedendo al Tribunale di Roma, in via d’urgenza, che sia inibita la vendita senza alcun controllo di F-Gas (vedi il recente servizio del TG3 Emilia-Romagna). Attraverso Amazon, infatti, si continuano a vendere contenitori di F-Gas senza che agli acquirenti venga richiesto, come previsto dalla normativa, il possesso dei requisiti di legge (certificazione F-Gas). Alla base del ricorso la normativa comunitaria (Regolamento UE 517/2014) che specifica in modo chiaro e incontrovertibile come i gas fluorurati ad effetto serra possano essere venduti esclusivamente a persone e imprese in possesso della certificazione F-Gas. Di conseguenza, operare nel settore degli F-Gas senza averne titoli e vendendo a soggetti privi di patentino, in violazione della normativa, rappresenta un evidente atto di concorrenza sleale con conseguenti effetti distorsivi che portano di fatto alla legittimazione di un mercato illecito. Ricordiamo che a suo tempo anche ANGAISA, con una lettera aperta all’allora Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi, aveva chiesto “la sollecita adozione, da parte del Governo, di misure efficaci atte a ripristinare condizioni di normalità all’interno del nostro mercato, eliminando alla radice azioni e comportamenti illegali e distorsivi che si pongono in antitesi rispetto alle normative di tutela dell’ambiente”.

Pompe di calore, un 2024 in lieve calo
In un contesto generale di difficoltà per la manifattura italiana, il settore delle pompe di calore elettriche si conferma come il più resiliente a livello europeo, trainato da un mercato sempre più orientato verso soluzioni sostenibili e ad alta efficienza...