Federcostruzioni, timidi segnali di ripresa

03/11/2016Mercato

Federcostruzioni ha presentato nei giorni scorsi il nuovo rapporto annuale, in cui si evidenziano i primi segnali positivi per la filiera delle costruzioni dopo otto lunghi anni di crisi, e si stima per il 2016 un piccolo incremento del valore della produzione, pari al +0,7%, che fa seguito al -0,5% nel 2015 e al -3% nel 2014. Federcostruzioni ha sottolineato come nel periodo 2008-2015 si sia registrata una perdita di circa 131 miliardi di euro (ossia quasi il 30% del valore della produzione) con il conseguente taglio di 674mila posti di lavoro. Anche se tutti i settori della filiera edilizia hanno sofferto, in termini assoluti è il comparto delle costruzioni ad avere perso un più consistente valore della produzione (-79,4 miliardi di euro). In termini relativi, le flessioni più significative si sono manifestate nei settori dei laterizi (-72,4%), del commercio delle macchine per il movimento terra, da cantiere e per l’edilizia (-59,5%), del cemento e calcestruzzo (-54,1%), dei bitumi e dell’asfalto (-45,2%), della siderurgia (-42,4%), dei prodotti del vetro (-42,1%), del commercio delle macchine per il movimento terra (-41,4%). Per Federcostruzioni, si rendono necessarie nuove misure incisive ed è necessario puntare sull’innovazione e la digitalizzazione dei processi produttivi includendo la filiera delle costruzioni nella strategia Industria 4.0, ossia investimenti che stimolino l’innovazione per la quarta rivoluzione industriale. Dal Governo si attendono misure urgenti e “straordinarie” per favorire il rilancio del mercato dei lavori pubblici, il potenziamento degli incentivi per la riqualificazione e la messa in sicurezza degli edifici privati e pubblici e la riqualificazione del territorio e del patrimonio edilizio pubblico.

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