Nel 2019 il Pil è previsto crescere del +0,3% in termini reali, in deciso rallentamento rispetto all’anno precedente. Lo rileva l’Istat nel report “Le prospettive per l’economia italiana nel 2019”. Nel 2019, spiega il dossier Istat, il Prodotto interno lordo è atteso decelerare rispetto al 2018 (+0,3%), supportato esclusivamente dalla domanda interna. I consumi delle famiglie, seppure in marginale rallentamento rispetto all’anno precedente, costituiranno la principale componente a sostegno della crescita, mentre la spesa per gli investimenti segnerà una decisa decelerazione. La moderazione del commercio mondiale determinerebbe una riduzione del volume di esportazioni e importazioni con un conseguente contributo nullo della domanda estera netta. Nell’anno in corso, inoltre, il processo di ricostituzione dello stock di capitale rallenterebbe in misura significativa. La riduzione coinvolgerebbe sia gli investimenti in macchinari e attrezzature sia quelli in costruzioni. L’attuale scenario di previsione è caratterizzato da alcuni rischi al ribasso, rappresentati da una ulteriore moderazione del commercio internazionale e da un possibile peggioramento delle condizioni creditizie legato all’aumento dell’incertezza e all’evoluzione negativa degli scenari politici ed economici internazionali.
Fatturati in calo e ritenute fiscali riducono la liquidità delle aziende
In tre mesi, nel periodo marzo/maggio 2024, gli investimenti nel settore dell’edilizia legati ai bonus edilizi, hanno registrato una contrazione nell’ordine del -17,4%. Ad aggravare la situazione delle aziende che lavorano nel comparto, l’incidenza delle ritenute...