I dati della congiuntura Confcommercio di settembre indicano che sono ancora le famiglie attraverso i consumi a mantenere sopra lo zero il tasso di variazione del PIL. Non un grande impulso, certo, ma dopo un pessimo mese di maggio, causa meteo, giugno mostra un rimbalzo anche nelle vendite al dettaglio. L’ICC (Indicatore Consumi Confcommercio), mese su mese, cresce di poco a luglio ma flette ad agosto. Nel complesso il confronto tendenziale resta favorevole per via di livelli particolarmente depressi l’anno scorso. Queste dinamiche vengono replicate per il PIL: +0,1% la previsione della variazione congiunturale per il terzo quarto che implica +0,2% tendenziale. Non si conferma, quindi, uno scenario recessivo. Piuttosto, l’economia resta del tutto bloccata. Un risultato profondamente insoddisfacente. Nessun miglioramento in prospettiva di breve termine. Il 2019 probabilmente chiuderà a +0,1%.

Pompe di calore, un 2024 in lieve calo
In un contesto generale di difficoltà per la manifattura italiana, il settore delle pompe di calore elettriche si conferma come il più resiliente a livello europeo, trainato da un mercato sempre più orientato verso soluzioni sostenibili e ad alta efficienza...