Sono stati presentati il 6 luglio scorso i dati dell’ Osservatorio congiunturale sull’industria delle costruzioni realizzato da ANCE, l’Associazione nazionale costruttori edili. Secondo le nuove stime, gli investimenti in costruzioni per il 2016 segneranno un +0,3%, un aumento pressoché trascurabile e certamente insufficiente a creare condizioni di effettiva ripresa. Per il 2017 le previsioni, basate sul quadro attuale, evidenziano una nuova flessione dei livelli produttivi del -1,2% in termini reali su base annua, con una riduzione del -3,6% delle opere pubbliche, del -3% della nuova edilizia residenziale e del -0,2% nel comparto delle ristrutturazioni. ANCE sottolinea che per scongiurare questi effetti è necessario intervenire con politiche adeguate per il settore, che prevedano, in particolare: la messa a regime degli incentivi potenziati per la ristrutturazione edilizia e per la riqualificazione energetica; norme finalizzate a favorire interventi di “sostituzione edilizia”, che implicano la demolizione e ricostruzione dell’esistente, anche con incrementi volumetrici; agevolazioni per la permuta tra vecchi edifici e immobili con caratteristiche energetiche completamente rinnovate; la proroga, per un ulteriore triennio, della detrazione Irpef pari al 50% dell’IVA dovuta sull’acquisto di abitazioni in classe energetica A o B, introdotta dalle legge di Stabilità 2016 ed in scadenza al 31 dicembre 2016. Con questo diverso scenario di riferimento, la previsione ANCE per il settore delle costruzioni per il 2017 è di una crescita dei livelli produttivi del +1,1% in termini reali su base annua. Nel dettaglio dei singoli comparti si registrerebbe una crescita del +0,5% rispetto al 2016 per gli investimenti in opere pubbliche, un ulteriore aumento del +1,7% per gli investimenti in manutenzione straordinaria e un incremento per gli investimenti in nuove abitazioni del +1,8%.
Osservatorio Vendite, il 2024 chiude a -5,48%
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