Nel secondo trimestre dell’anno, il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato del +0,2% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti del +0,4%. E’ quanto rileva l’Istat nel conto trimestrale Amministrazioni Pubbliche, Reddito e risparmio delle famiglie e profitti delle società. Di conseguenza, continua l’Istituto nazionale di statistica, la propensione al risparmio è diminuita di 0,2 punti percentuali rispetto al trimestre precedente, scendendo al 7,5%. Il potere d’acquisto delle famiglie consumatrici è rimasto invariato rispetto al trimestre precedente, a fronte di un aumento del +0,2% sia del reddito disponibile, sia del deflattore implicito dei consumi. Quanto alla pressione fiscale è stata pari al 41,8%, invariata rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre l’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil è stato pari allo 0,5% (0,4% nello stesso trimestre del 2016). Il Pil dell’Italia nel primo trimestre, infine, è stato rivisto al rialzo, con il dato congiunturale che è passato da +0,4% a +0,5%, mentre il secondo trimestre è stato corretto al ribasso, da +0,4% a +0,3%.
Fatturati in calo e ritenute fiscali riducono la liquidità delle aziende
In tre mesi, nel periodo marzo/maggio 2024, gli investimenti nel settore dell’edilizia legati ai bonus edilizi, hanno registrato una contrazione nell’ordine del -17,4%. Ad aggravare la situazione delle aziende che lavorano nel comparto, l’incidenza delle ritenute...