Nel secondo trimestre dell’anno, il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato del +0,2% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti del +0,4%. E’ quanto rileva l’Istat nel conto trimestrale Amministrazioni Pubbliche, Reddito e risparmio delle famiglie e profitti delle società. Di conseguenza, continua l’Istituto nazionale di statistica, la propensione al risparmio è diminuita di 0,2 punti percentuali rispetto al trimestre precedente, scendendo al 7,5%. Il potere d’acquisto delle famiglie consumatrici è rimasto invariato rispetto al trimestre precedente, a fronte di un aumento del +0,2% sia del reddito disponibile, sia del deflattore implicito dei consumi. Quanto alla pressione fiscale è stata pari al 41,8%, invariata rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre l’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil è stato pari allo 0,5% (0,4% nello stesso trimestre del 2016). Il Pil dell’Italia nel primo trimestre, infine, è stato rivisto al rialzo, con il dato congiunturale che è passato da +0,4% a +0,5%, mentre il secondo trimestre è stato corretto al ribasso, da +0,4% a +0,3%.
Osservatorio Vendite, il 2024 chiude a -5,48%
Dopo il 2023, anche il 2024 ha chiuso facendo registrare una contrazione dei fatturati rispetto all’anno precedente. Prosegue quindi il fisiologico “riallineamento” del mercato, legato in buona parte al ridimensionamento strutturale dei bonus edilizi e alla...