Da anni, un’ampia pubblicistica parla della difficoltà del commercio tradizionale e di chiusure di negozi. Ma un recente articolo del New York Times (“Hard Lessons Breathe New Life Into Retail Stores”) spiega che le cose stanno diversamente. Complice il boom economico e dei consumi in corso negli Stati Uniti, dopo i recenti tagli di tasse, i negozi americani stanno assistendo ai migliori risultati di vendita da molti anni a questa parte. Molte strutture (centri commerciali e catene di negozi, ma non solo) hanno imparato qualcosa anche dal meccanismo di “gratificazione istantanea” e di ipermodernità proprie del commercio online, e le hanno trasferite nel commercio “fisico” tradizionale, o hanno saputo combinare entrambe le cose. Ad esempio, in alcuni centri è possibile ordinare un prodotto online attraverso il telefono, recarsi con l’auto nel parcheggio del centro, e vedersi il pacco consegnato direttamente alla propria auto. In altri casi è possibile ordinare online e andare personalmente a ritirare, oppure avere la consegna a casa, in una moltiplicazione di formule e opportunità di scelta, di acquisto e di ritiro, a cavallo tra commercio tradizionale e online, tra antico e moderno. E altri servizi volti all’assistenza e alla personalizzazione vengono via via previsti in modo sempre più massiccio. Il risultato è che da febbraio, negli USA, ogni mese si aggiungono nel settore del commercio circa 50mila nuovi posti di lavoro.
Osservatorio Vendite, il 2024 chiude a -5,48%
Dopo il 2023, anche il 2024 ha chiuso facendo registrare una contrazione dei fatturati rispetto all’anno precedente. Prosegue quindi il fisiologico “riallineamento” del mercato, legato in buona parte al ridimensionamento strutturale dei bonus edilizi e alla...