Assotermica: la notizia della “morte” delle caldaie è scorretta

In un recente comunicato stampa, Assotermica ha commentato l’approvazione della nuova Direttiva sulla Prestazione Energetica degli Edifici (EPBD), la cosiddetta “Direttiva Case Green”. La Direttiva EPBD sancisce un ruolo primario per le tecnologie impiantistiche, in particolare quelle che utilizzano fonti rinnovabili, nel percorso verso la decarbonizzazione. La Direttiva distingue nettamente tra vettori energetici e apparecchi: viene definita infatti una roadmap ambiziosa che, a partire dal 2025, toglierà i finanziamenti alle fonti fossili e dal 2040 ne sancirà il phase out, ma riconoscendo la possibilità per apparecchi quali le caldaie di poter essere alimentate anche con gas rinnovabile. Gli obiettivi al 2040 sono ambiziosi, ma non necessariamente vincolanti: starà ai singoli Stati Membri definire i target di utilizzo di gas rinnovabile e starà all’industria, che in Italia mantiene un polo produttivo di assoluta eccellenza, cavalcare questa transizione verso prodotti adatti a vettori molecolari sempre più green. Giocheranno un ruolo prioritario le tecnologie ibride (vettore elettrico + molecole gassose), che sono esplicitamente citate come riferimento nella EPBD, e le pompe di calore a gas (ad attivazione termica). In ottica di edifici “a emissioni zero” non è da trascurare il ruolo del solare, incluso quello termico, che a partire dai nuovi edifici pubblici di grandi dimensioni e non residenziali dal 2027 dovrà essere obbligatoriamente installato e per il quale saranno previste di conseguenza semplificazioni amministrative. A oggi gli edifici europei pesano per il 40% dei consumi finali di energia e sono responsabili del 36% delle emissioni dei gas a effetto serra, stante un parco edilizio datato e per il 75% inefficiente. Assotermica indica come prioritario un piano d’incentivazione duraturo e sostenibile per tutti, che salvaguardi i conti pubblici e al contempo accompagni cittadini, imprese e gestori verso un percorso di efficientamento dei propri edifici.