Bonus edilizi, ritenute sui bonifici più care?

Il disegno di legge di Bilancio prevederebbe (secondo le anticipazioni diffuse dalla stampa) un aumento dall’8% all’11% della ritenuta collegata ai bonifici parlanti, necessari per ottenere i bonus casa. Si tratterebbe di una ulteriore “stretta” alla liquidità delle imprese che operano nelle filiere collegate all’edilizia, già in difficoltà per il grave problema dei crediti incagliati, per il quale non si intravede alcuna via di uscita. La ritenuta, all’8% dal gennaio 2015, viene trattenuta da banche e Poste al momento dell’accredito dei bonifici, disposti dai clienti ai fornitori per ottenere le detrazioni. Una modalità che sta suscitando numerose critiche da parte del mondo imprenditoriale, che ritiene questo provvedimento inutile e dannoso. Le aziende beneficiarie dei bonifici si trovano infatti a disporre di una somma decurtata all’origina dalla ritenuta, trattenuta a titolo di acconto dell’imposta sui redditi. Se confermata, la misura potrebbe essere operativa (secondo le bozze del disegno di legge circolate nei giorni scorsi) a partire dal 1° marzo o dal 1° aprile 2024.