Coronavirus: 7,5 miliardi per famiglie e imprese

Il Governo raddoppia le risorse per fronteggiare l’epidemia del Coronavirus ed è pronto a varare misure straordinarie per sette miliardi e mezzo per sostenere famiglie e imprese provate dall’emergenza, destinando 1 miliardo al Servizio sanitario per assumere medici e raddoppiare i posti in terapia intensiva. Non “un salto nel buio”, assicura il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, certo del benestare di Bruxelles alla richiesta di finanziare gli interventi con 6,35 miliardi di extradeficit. Lo scostamento dello 0,35% rispetto agli obiettivi fissati in autunno, con il deficit che passerà dal 2,2% al 2,5%, dovrà passare però per un via libera del Parlamento, che arriverà solo a metà della prossima settimana. E già mercoledì, ottenuto il voto delle Camere che il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri spera di raggiungere “con un sostegno molto largo”, potrebbe arrivare sul tavolo del Consiglio dei ministri quella che si profila come una vera e propria manovra anti-coronavirus. La comunicazione formale alla Commissione europea della richiesta di flessibilità sui conti visti gli “eventi eccezionali” delle ultime settimane è già arrivata, corredata dall’impegno a rimettersi in carreggiata, con il calo dell’indebitamento, fin dal prossimo anno. Ricorrere alla leva delle tasse sarebbe stato controproducente in una fase così delicata, fa presente il Governo nella missiva, impegnandosi con Bruxelles a riprendere il percorso per il calo del debito appena si ritornerà “alla normalità”. Al momento, però, non è dato sapere quando si potranno riprendere regolarmente le attività e nemmeno quando si potranno riaprire le scuole, anche se Conte garantisce che una scelta sarà fatta, stavolta, “con un certo anticipo” rispetto al 15 marzo. Ed è anche “del tutto impossibile quantificare” l’impatto del virus sull’economia, ribadisce Gualtieri, che aveva ipotizzato inizialmente di chiedere margini di deficit solo per 3,6 miliardi, aspettando di valutare l’evolversi dell’emergenza. “Avevamo lavorato su uno scenario molto più contenuto nei giorni scorsi”, sottolinea il premier ringraziando il ministro dell’Economia per la “sensibilità” rispetto alla necessità di misure “a più alto impatto”.