A Montecitorio la filiera ITS discute di risparmio idrico

Giovedì 26 ottobre, a Roma, presso la Sala Regina di Palazzo Montecitorio, si è tenuto il Convegno “L’acqua: bene prezioso da preservare”, che ha visto fra i relatori principali i rappresentanti di diverse organizzazioni della filiera idrotermosanitaria e dell’edilizia. Dopo l’apertura dei lavori dell’Onorevole Marco Osnato (Presidente VI Commissione Finanze della Camera dei Deputati), le singole relazioni – coordinate dal moderatore Maurizio Bellosta (Vicepresidente AVR e CEO Bellosta Rubinetterie e Signorini Firenze 1923) – hanno preso in considerazione le principali criticità legate alla qualità e alla sostenibilità dei consumi idrici nel nostro Paese. Il Presidente ANGAISA Maurizio Lo Re si è soffermato sul ruolo fondamentale della distribuzione specializzata del settore ITS, che si propone come interlocutore di riferimento per i consumatori e i professionisti, in grado di proporre soluzioni evolute ed efficienti anche nell’ambito del trattamento acque. L’evento, organizzato e promosso da Banco Alimentare Lazio, ha rappresentato un importante momento di riflessione, che ha preso in considerazione aspetti di carattere sociale, economico ed etico-morale. Quali sono i comportamenti da adottare a livello globale ed individuale, per offrire un contributo concreto al problema della gestione sostenibile delle risorse idriche? Quali le strategie e le proposte concrete ed immediate che andrebbero messe in campo? La carenza di risorse idriche è la sfida più importante che il nostro pianeta dovrà affrontare nell’immediato futuro. Secondo l’ONU, entro il 2030 la domanda d’acqua supererà l’offerta di circa il 40% e metà della popolazione mondiale dovrà affrontare lo stress idrico. L’accesso all’acqua e quello ai servizi igienico-sanitari sono diritti umani, ampliarne l’accesso migliora le possibilità di istruzione e la produttività della forza lavoro, ma contribuisce soprattutto ad assicurare una vita basata su dignità ed uguaglianza. La scarsa attenzione delle società civilizzate per l’acqua nasce da un’errata percezione dei consumi reali. L’acqua è un bene comune, ma non è una risorsa a disponibilità illimitata e la sua scarsità è un problema reale e tangibile. Quella che esce dal nostro rubinetto di casa è un’acqua di qualità e una risorsa preziosa, usarla consapevolmente è una scelta di civiltà.