Per l’Azienda Italia nel 2020 un calo meno forte del previsto

Dopo la ripresa dei mesi estivi, erano attesi dati peggiori per il consuntivo di fine anno: negli ultimi tre mesi del 2020 il Pil è sceso del 2% (-6,6 rispetto allo stesso mese del 2019), mentre nell’intero anno la diminuzione è dell’8,9%. “Il calo era un dato largamente atteso, anche se le dimensioni risultano leggermente più contenute delle previsioni, ma non modifica l’aspettativa che il 2021 si chiuda con una ripresa decisamente inferiore al 6% fino ad oggi indicato dal Governo”: questo il commento dell’Ufficio Studi di Confcommercio sulla stima preliminare del Pil nel quarto trimestre 2020. “Su tale considerazione pesano – continua l’Ufficio Studi – le incertezze sull’evolversi della pandemia e la stima di un gennaio ancora negativo per l’attività economica, sia in termini congiunturali sia tendenziali. Né si possono trascurare forti dubbi sulla capacità del nostro sistema di superare le proprie debolezze strutturali semplicemente in risposta a una maggiore e repentina immissione di risorse pubbliche nell’economia, secondo l’equazione non dimostrata ‘più soldi uguale più crescita’”.